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Il Podio: MEDAGLIERE UNAGT 11.04.05  
Autore: unagt
Pubblicato: 11/4/2005
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I badanti per Cazzaniga

 

Tino Gianfranco ( detto Franco) Cazzaniga ha ripreso a macinare lavoro per il bene dell'ippica. O meglio per il bene della sua ippica e di chi vuole essergli amico. Il buon Tino, forse consigliato dal prode Gianfranco (detto Tino) Fabbri, si è sdraiato a pelle di leopardo sotto i piedi del segretario Unire Panzironi, promettendo i favori del Panzironi a chiunque sia disposto a prender posto sul pavimento accanto a lui. Un grande uomo il nostro Tino, il cui spessore è confermato dalla crescente autorevolezza all'interno del consiglio direttivo dell’Anact, che per essere più tranquillo gli ha appiccicato alle costole tre badanti, incaricati di controllare che non faccia troppi danni. Voto 15

Il sosia di Masini peggio del vero Masini

 

Il sosia di Mario Masini adesso ha paura che la sinistra saboti gli emendamenti che dovrebbero portare milioni alle casse dell'ippica, soprattutto a quelle degli amici allevatori mentre del montepremi in fondo che importa, tanto ci pensa il pallottoliere a far risultare sempre un bel -9%.  Masini si è chiuso nell'ufficio del pallottoliere e passa intere giornate al telefono tentando di usare l'enorme (????) influenza del vero Masini per farsi bello in questa campagna elettorale anticipata. Ma la cosa più divertente è che, questi emendamenti potrebbero anche essere dei decreti ministeriali, o comunque atti che non necessitano di alcuna spinta parlamentare. Se ciò fosse vero il sosia di Masini sarebbe totalmente inutile in questa vicenda. Ridateci il vero Masini per favore, il sosia è anche peggio. Voto 13

 

L'imparziale giustizia sportiva Unire

 

Che Unire solerte nel dirigere i tempi della giustizia sportiva. I guidatori del comitato di crisi che in febbraio manifestarono legittimamente a Firenze in modo pacifico sono già sotto processo. Tutte le procedure scattate, l'imperativo è colpire subito e duramente anche quando qualcuno non commette irregolarità, basta che non la pensi come chi comanda. Ma la stessa giustizia in altri casi non è così implacabile. L'inchiesta sullo scambio di Reprime a Varese risale ormai all'ottobre del 2004 e della sentenza non si vede neanche l'ombra. E lo stesso rischia di accadere con il caso Grufoso-Rivaldo.  Voto 11

  

 

 
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